Con grande orgoglio, le persone che vivono nei reparti A3 - A4 - B3 - B4 - C4 mettono in mostra i prodotti di questo progetto, nato dalla collaborazione con tutta l'equipe e la volontaria Sylvie.
L’identità di una persona, nonostante l’avanzare dell’età e l’insorgenza di un decadimento cognitivo, preserva in valore assoluto soprattutto nella relazione, quando essa è basata sul riconoscimento, il rispetto e la fiducia. Come ben descritto da Kitwood “è fondamentale essere una persona e sentire qualcuno che si rivolge a noi come Tu”. Questo si identifica con la capacità di vedere la persona oltre alla malattia, e non come semplice oggetto di cura. Ogni persona, per arrivare ad essere ciò che è, ha attraversato strade e percorsi, a volte in discesa e altre in salita, che l’hanno resa unica.
“Ho compreso che in ogni persona affetta da demenza c’è un potenziale di vita, c’è una presenza vitale che merita di essere incontrata” scrive Harry Urban, egli stesso colpito dalla demenza.
La coperta terapeutica è pensata per fornire una sorgente di stimolazione visiva, tattile e sensoriale, che restituisca all’anziano fragile la sensazione “del fare”.
Le abilità che si pone di stimolare sono:
Tutti oggetti e materiali che tendono a stimolare i vari sensi. Rappresenta una terapia non farmacologica e deve essere utilizzata in casi specifici individuati dall’equipe, sotto la supervisione dell’operatore.
Una volta raccolti i bisogni e le storie di vita, le educatrici hanno individuato la abilità da stimolare attraverso le coperte terapeutiche.
Grazie all’aiuto della volontaria Sylvie e di una volontaria sarta, sono stati realizzati gli elementi principali delle coperte.
Gli stimoli sono stati apposti sulle coperte con la collaborazione delle persone residenti dei reparti coinvolti, che hanno mostrato passione ed interesse nell’ambito della sartoria e dei lavori manuali.